jusqu’à l’ocean
scritto mercoledì 17 gennaio 2007 alle 00:18
Come pasta di mandorle
La pollution
Mi ha riempito il cuore
e lo stomaco
Sarà l'ozono che intossica i miei giorni
O che non ho pile voltaiche
con me
Per ascoltare Thomas Fersen
Per ridere di Partre.
Non posso leggere che Leroy
E la sua fine del mondo.
Per dimenticare Jacques Brel
O non capire Gainsbourg
Ti basta
lasciare le tue stilo doppio AA marca Sony
Chez toi.
Per dimenticare Parigi
le sue strofe di métro
– cemento sotterraneo e fischi acuti -
Non basta seppellirsi
O gettarsi nella Senna,
Infezione oblunga
Jusqu'à l'ocean.