L’incidente della conoscenza
scritto sabato 5 maggio 2007 alle 16:12
photocredits – artMobbing – rk22.com
Se è vero che un messaggio non può trascendere dalla sua forma, e che attraverso la forma il contenuto si “fa”, allora cosa stiamo facendo, oggi, con le forme? Quale inconscienza cosmica ci spinge alla concentrazione della visione nelle mani di un unico soggetto esteso su scala globale?
Si parla di pruralità delle espressioni e delle idee, di libera informazione, di Internet come risorsa per la conoscenza e del libero sapere. Ma il pensiero no-profit e liberale, quello giovane ed alla moda, quello “smart” ed indipendente da tutti i grossi trust telematici, diventa a sua volta un occhio su scala mondiale, che controlla, archivia, dispone e propone nuove e totalizzanti forme di sapere, soggette a controllo e manipolazione.
Gli stessi protagonisti della battaglia al grande satana Microsoft che ci fecero benedire il libero mercato ieri sono oggi nella posizione del controllo totale dell’informazione.
Il controllo del sapere è il controllo del domani poiché le società si reggono sulla conoscenza e, perché no, sulle sue parzialità.
Se negli autoritarismi del passato il controllo del sapere storico e scientifico si faceva a colpi di censura e manganello, se le vecchie Inquisizioni giocavano un ruolo antagonista rispetto alla libera espressione, oggi il controllo del sapere si basa sull’adesione spontanea alla libera espressione e sull’esercizio arbitrario di una scelta.
Ci spaventiamo ancora del Minculpop e delle sue veline, del ministero della cultura popolare di mussoliniana memoria.
Ed allora perché non ci fa paura il controllo su scala globale di ogni contenuto e ramo del sapere umano intrapreso da Google?
L’invenzione “positiva”, cioé la scoperta e la costruzione di qualsivoglia “engine” porta con sé la probabilità dell’incidente corrispondente. La costruzione della centrale atomica segna la nascita della catastrofe atomica, la manipolazione genetica segna la nascita della castrofe biologica, l’invenzione dell’aereo segna la nascita dell’incidente aeronautico.
Ed oggi l’invenzione di Google porta con sé il peso di un’altro, ben più sproporzionato incidente, quello della catastrofe del sapere.
Un nuovo incidente che si prepara con l’avvento dell’unificazione della conoscenza. Il disastro della perdita di memoria. Con il trasferimento delle nozioni e del patrimonio intellettuale nelle effimere maglie della rete l’informazione si trasforma in una sequenza numerica la cui resistenza nel tempo non è garantita;
O meglio: la cui resistenza nel tempo è garantita da chi lega questa tutela ad interessi commerciali e di marketing.
Sempre più spesso deleghiamo la memoria allo strumento Internet.
Di cosa hai bisogno?
Digita su Google.
Non lo sai?
Digita su Google.
Napoléon crioit la moustarde.
Romule estoit saulnier,
Numa, clouatier,
Tarquin, tacquin,
Marylin, pute,
Sylla, riveran,
George Bush, vachier,
Themistocles, verrier,
Epaminondas, myrallier,
Brute et Cassie, agrimenseurs,
Vladimir Putin, larron,
Demosthenes, vigneron,
Ciceron, atize feu,
Franco, mengeur de grenouilles
Fabie, enfileur de patenostres,
Artaxerces, cordier,
Eneas, meusnier,
Achilles, teigneux,
Agamemnon, liche couille,
Ulysses, fauscheur,
Nestor, harpailleur,
Eric Schmidt, cureur d’interestes,
Page et Brin, gouguelasses,
Naomi Campbell, perceuse,
Al Gore, gallefretier,
Camillus, gallochier,
Sarkozy, esgousseur de febves,
Berlusconi, trinquamolle,
Scipion Africain cryoit la lye en un sabot,
Aznar estoit lanternier,
Hannibal, cocquassier,
Priam vendoit les vieulx drapeaulx,
Nelson Mandela estoit escorcheur de chevaulx mors.
Andy warhol estoit pescheur de grenoilles,
Antonin lacquays,
Wikipedia, librairia,
Le flibustier Nelson, gayetier,
Pertinax eschalleur de noys,
Luculle anorexique,
Justinian bimbelotier,
Hector estoit fripe saulce,
Paris estoit pauvre loqueteux,
Achilles, boteleur de foin,
Cambyses, mulletier,
Artaxerces, escumeur de potz.
Neron estoit vielleux, et Margaret Tatcher son varlet ; mais il luy faisoit mille maulx, et luy faisoit manger le pain bis et boire merdre ; luy, mangeoit et beuvoit du meilleur.
Julles Cesar et Pompée estoient guoildronneurs de navires,
Valentino et Gucci servoient aux estuves d’enfer, et estoient rage toretz,
Doulc et Gabanea estoient pauvres porchiers,
Le Pape Benedetto crieur de petitz pastez
Se fossero queste le risposte? Te lo sei chiesto?
Dico a te che stai consultando wikipedia.
Te lo sei domandato anche solo una volta?
Hai mai pensato che la tua mente vale più di un circuito al silicio?
Non è un gioco: la galassia Google si espande a velocità maggiore del big bang e già progetta di occupare lo spazio siderale, assicurandosi il controllo della conoscenza su scala cosmica.
Dal 1998 i servizi proposti ad un pubblico virtuale di più di un miliardio di persone sono decuplicati.
Un miliardo di persone, che nella quasi totalità dei casi guardano la stessa scritta ogni giorno.
Ci pensi? La stessa scritta. Gli stessi colori.
Che cambiamento può imporre nella società una tale idea di visione simultanea? Un tale esempio di ultravisione?
Se nell’Italia degli anni sessanta bastarono le autostrate ad amalgamare il tessuto sociale, cosa può significare questo, oggi?
Che valore hanno le interfacce ed i layout sulla comprensione del mondo?
Sulla mia pagina personalizzata di google leggo la posta, consulto i feed che mi interessano. Tutto a patto di accedere con un nome utente. Tutto a patto di diventare trasparente.
Essi conoscono le tue idee
Essi conoscono le tue chiacchiere
Essi conoscono i tuoi gusti sessuali e le tue intenzioni sovversive
Essi leggono la tua vita
Come in una scatola, stai
Google offre gratuitamente ai suoi utenti un servizio di posta elettronica, una suite di software in linea per la gestione ed il salvataggio di documenti come word o excel. Un calendario degli appuntamenti da condividere in rete.
Il software Picasa contribuisce a mettere in ordine le tue foto ed i tuoi video. Ti aiuta a pubblicarle.
Google Heart ti consiglia che strada fare.
Ti mostra la località di vacanza o il balcone di casa tua.
Google è l’accesso principale al web, al punto che comincia a corrispondere all’immagine che ognuno ha del rete.
Al punto che se un’informazione non compare sul Google essa non esiste.
Un accordo con NASA ha dato a questo nuovo gigante dell’informazione la via d’accesso allo spazio, occupando un settore fino a questo momento neanche immaginato dai colossi di internet.
Google consiglia dove acquistare, con froogle.
Google cataloga ed indicizza i libri e li custodisce per te.
Aggrega, Google, le informazioni per te.
Quanto denaro possiamo fare con la conoscenza? E con quali mezzi?
Un supercalcolatore veglia su tutti. Si chiama “googleplex” ed è nell’Oregon.
E dobbiamo solo sperare, ancora una volta, che non accada l’accidente. L’ultimo grande accidente: quello della conoscenza umana.