tutti uomini spam
scritto martedì 4 dicembre 2007 alle 14:47
Si dice da tempo che il futuro del Web sarà il mainstream.
Il ritorno al terminale senza intelligenza. Una macchina poco più potente di un televisore che accede e modifica dati situati su altri server, che fanno il lavoro per lui.
Elaboro un foglio di calcolo o un documento in linea, sulle macchine di qualcun altro.
Ed i dati passano in copia unica in uno spazio totalmente virtuale.
Microsoft e Google e tanti altri hanno subito fiutato il business. Oggi è già possibile lavorare in linea e fare dei propri dati qualche cosa di più volatile ancora. Qualcosa che non corrisponde più neanche allo spazio “simbolico” del disco fisso.
Dicono che il mainstream sia la soluzione alla pirateria telematica.
Utilizzo un programma come photoshop in linea, e sono obbligato a pagare un abbonamento direttamente al produttore.
E dicono pure che il mainstream aumenterà la capacità partecipativa della rete.
Funzioni come l’antispam saranno demandate agli utenti.
Così come in questo momento sto contribuendo alla stesura dei contenuti di questo sito, in futuro (ma già oggi) farò da piccolo ingranaggio. Da microfiltro che sommato ad altri milioni di microfiltri effettua una operazione molto più efficiente di qualsiasi altra macchina.
E’ il web 2.0. Quello che farà incassare tanti soldi ai trust di sempre, ma con il minor numero di risorse umane, sostituite da quelli che produrranno per altri, in una immensa azione di volontariato.
Come hanno dimostrato youtube e myspace, il content manager non è più affare su cui investire. Il contenuto lo fa l’utente: quel che conta è guadagnarsi una posizione di rilievo sul mercato. Conquistare la distribuzione senza pagare il prodotto che si distribuisce.
Pensiamo a gmail, il servizio di posta elettronica di google centrato sul web, che ha scalzato i tradizionali programmi di posta elettronica dando definitivamente la spinta alla trasformazione del mondo della messaggeria verso il totally web oriented.
In gmail ciò che con outlook ed i suoi colleghi era impossibile è ormai un gioco da ragazzi: basta che un gruppo di utenti cominci a segnalare come spam un messaggio, che in poco tempo questo viene riconosciuto come tale dal gruppo PLANETARIO di utenti gmail.
Nessuna censura (il gruppo PLANETARIO non rappresenta interessi specifici), semplicità d’uso, ed un numero ridottissimo di operazioni da parte del gestore.
E con in tasca la carta di poter vendere, un domani, le basi dati contenenti gli identificativi dello spam, esattamente come accade con la distribuzione delle liste di indentificazione dei titoli dei CD in cddb.
Ogni uomo sarà un uomo-spam.
E la rete si sostituirà all’intelligenza assumendo comportamenti imprevedibili.
Quello che bisogna chiedersi è se il mainstream, più che un sistema per salvarci dalla fastidiosa pulizia della posta elettronica non sia un passo ulteriore verso il disastro delle conoscenze. L’accentramento, cioè, di tutte le informazioni in un unico lucente server mondiale, nel quale diventi realtà il delirio del regime che voglia cambiare il passato.